Tipologie di fondi in acquario: cosa sono e quali scegliere
Le tipologie di fondi in acquario sono davvero tante e durante la fase di allestimento di una vasca, la scelta del fondo è decisiva in quanto va a condizionare tutte le scelte successive che riguardano l’acquario naturale; per di più, una volta scelto sarà difficile cambiarlo successivamente.
Le tipologie di fondi in acquario si distinguono in base alle colonie di batteri contenute al proprio interno, queste sono in grado di influenzare il benessere dell’intero sistema.
Guida alle varie tipologie di fondi in acquario
Se quella che cercate è una guida sulle varie tipologie di fondi in acquario e sulla sua pulizia, siete nel posto giusto!
I fondi in acquario sono un elemento essenziale sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista decorativo. Se vi state chiedendo come progettare l’allestimento dell’acquario, dovreste sapere che oltre all’installazione di luci e di accessori tecnici, è molto importante che vi occupiate della parte più profonda del vostro acquario.
Ad esempio, se all’interno del vostro acquario avete deciso di disporre delle piante, sarà utile che voi abbiate un fondo specifico, affinché queste possano formare delle radici. Inoltre, un fondo in acquario renderà l’habitat più accogliente per i vostri pesci acquatici, che si sentiranno subito a casa.
A meno che non abbiate intenzione di ricreare un biotopo con caratteristiche organiche precise, potrete sbizzarrirvi con i fondi che preferite, ricordando però, che è importante utilizzare materiali di colori naturali per far sentire a proprio agio i pesci che si andranno ad ospitare.
Fondi in acquario d’acqua dolce
Per il fondo d’acquario d’acqua dolce consigliamo di utilizzare la fluorite, un minerale che – data la sua composizione chimica – consentirà al fondo dell’acquario di rimanere stabile per molto tempo. In questo modo, il vostro fondo non si deteriorerà in fretta e vi sarà anche più agevole la pulizia dell’acquario. Inoltre, la fluorite ha la peculiarità di poter rimanere fertile in maniera continuativa, semplicemente addizionando periodicamente delle specifiche Pastiglie-Tabs da fondo.
Un altro elemento molto importante, che può essere utilizzato come fondo di un acquario di acqua dolce è il terreno di lapillo vulcanico nero, un terreno inerte che permette di non alterare i valori chimici dell’acqua e che consente di controllare esattamente la concimazione che andranno effettuate nell’acquario.
Fondi in acquario: fondo inerte e fondo fertile
Per prima cosa, i fondi in acquario vanno scelti in base alla tipologia di piante e di animali acquatici che deciderete di porvi all’interno.
Anche l’occhio, però, vuole la sua parte: scegliete degli elementi che tra di loro abbiano armonia cromatica.
All’interno dei fondi di acqua dolce, c’è la possibilità di inserire o meno un terreno che permetta la crescita delle piante acquatiche.
Se avete intenzione di realizzare un plantacquario oppure di avere un acquario con qualche pianta, vi consigliamo di aggiungere come primo strato un fondo fertile.
Infatti, nel caso in cui si scelga di inserire delle piante all’interno dell’acquario, è molto importante avere un fondo fertile, così che le piante possano creare le radici e rimanere sane. Il fondo fertile andrà posto come substrato e successivamente andrà ricoperto dagli altri materiali che avete scelto per il fondo del vostro acquario. È necessario porre il fondo fertile in acquario a 3 centimetri di altezza nelle zone in cui si prevede di inserire le piante e coprirlo con almeno uno strato di 4-5cm, per assicurarsi che non riaffiori mai in superficie.
Uno dei migliori elementi utilizzabili per realizzare un fondo fertile è il fondo allofano, formato da argille addizionate di concimi specifici. È molto funzionale se inserito nell’acquario in combinazione alle rocce calcaree, perché “assorbe” (grazie al processo chimico di adsorbimento) la durezza carbonica. Il fondo allofano ha un unico difetto: le argille di cui è formato sono materiali che deperiscono velocemente. Spesso, inoltre, nel primo periodo, queste argille tendono ad essere eccessivamente cariche di nutrienti che rilasciano nell’ambiente e che, se non opportunamente manutenzionate, facilitano l’insorgenza di alghe infestanti. C’è bisogno, quindi, di più manutenzione se si sceglie di utilizzare questo materiale, ricordando che seppur impegnativo da gestire, i risultati che si ottengono sono apprezzabili e ripagano pienamente gli sforzi sostenuti.
Se, invece, non avete intenzione di inserire all’interno del vostro acquario delle piante vere e magari preferite delle piante finte ( esteticamente meno lodevoli e totalmente inutili, se non dannose per l’ecosistema acquario), allora avrete bisogno di realizzare un fondo inerte.
Il fondo inerte non interagisce con la chimica dell’acqua; può essere utilizzato anche nei plantacquari, in cui sono presenti più piante che pesci, a patto che si svolga spesso la fertilizzazione dell’ambiente.
Per creare un fondo inerte adatto a tutti i tipi di acquario, potrete scegliere tra alcuni materiali: innanzitutto, la sabbia che deve essere pulita bene perchè spesso polverosa, un elemento naturale facilmente reperibile e con cui i vostri animali acquatici hanno già confidenza.
In alternativa, suggeriamo di inserire la ghiaia al quarzo, un minerale neutro in acqua e adatto ai pesci di fondo, perché – grazie alle sue smussature – non ferisce.
Se volete creare un fondo inerte nell’acquario, ma volete comunque qualche pianta vera all’interno dell’ambiente, potreste inserire sul fondo legnetti e rocce su cui far arrampicare le piante epifite, in quanto non necessitano di fondo fertile perché si nutrono direttamente dall’acqua.
Inoltre, nonostante la fluorite sia di per sé adatta ad un fondo inerte, sappiamo che se aggiungiamo all’acquario dei fertilizzanti tramite la colonna d’acqua, il minerale è in grado di assorbire i nutrimenti e di essere un ottimo alleato per la cura delle piante acquatiche.
In tutti i tipi di fondi, se volete far radicare delle piante acquatiche, ricordatevi di realizzare un fondo più alto del solito – di circa 3 centimetri. Se, invece, utilizzerete un fondo inerte, lo strato per il fondo nell’acquario potrà essere più basso.
In generale, i fondi in acquario garantiscono ai pesci di nuotare liberamente in un ambiente il più simile possibile al loro habitat naturale, fornendo loro dei cunicoli e degli anfratti in cui nascondersi.
Fondi in acquario di acqua salmastra
Se volete realizzare un fondo in acquario di acqua salmastra, il consiglio che vi diamo è di ricreare l’ambiente palustre, caratterizzato da fango, detriti e melma. L’ideale per creare questo fondo in acquario è utilizzare la classica sabbia, purché abbia dei granelli molto sottili. Infatti, se si usa una sabbia più spessa, c’è il rischio di creare dei canali che permettono allo sporco di proliferare all’interno dell’acquario e di minare il benessere di piante e animali.
Inoltre, è possibile utilizzare anche la ghiaia – purché anche questa sia molto sottile – oppure un minerale duro come l’aragonite nera.
Se volete realizzare un fondo in acquario di acqua salmastra con delle piante acquatiche sane, continuate a leggere: nei prossimi paragrafi vi parleremo degli elementi utili all’interno degli acquari per ricreare un ambiente adatto a flora e fauna!
Fondi in acquario di acqua marina
Per il fondo di acquario in acqua marina, l’ideale è creare un substrato formato da sabbia sottilissima – chiamata sugar size, letteralmente “dimensione dello zucchero” – di circa 2 centimetri.
La granulometria consigliata per i fondi in acquario di acqua marina è davvero sottile, per questo si può parlare anche di fondi di tipo a polvere.
La sabbia più sottile, infatti, è in grado di formare una barriera che blocca materiali di scarto e quindi germi e batteri. Ricordate, quindi, che la forma dei granuli che inserite
all’interno del vostro acquario è determinante sia per gli organismi che vi abitano che per eventuali pulizie, che potrebbero essere più frequenti in caso di errori di valutazione.
Anche nel caso di un fondo di acquario in acqua marina si può utilizzare l’aragonite nera, dato che questo minerale ha tutte le caratteristiche per ricreare condizioni simili a quelle dell’ambiente marino.
Fondi in acquario low budget e fai da te
Se siete amanti del fai da te e volete realizzare il fondo in acquario con materiali di recupero e low budget, eccovi accontentati!
Innanzitutto, chi l’ha detto che bisogna acquistare il materiale esclusivamente su Internet?
Alcuni materiali, come sabbie e affini, possono essere reperiti in centri per l’edilizia e garden attrezzati. La difficoltà in questo caso riguarda le quantità d’acquisto che spesso sono limitanti e la pulizia da effettuare per rendere utilizzabili questi prodotti in acquario.
A conti fatti spesso può essere conveniente solo se non si considera il tempo impiegato per la preparazione dello stesso. Sconsigliamo invece di prendere materiali da fondo in natura, sia perché risulta essere reato penale, sia perché viviamo in ambienti troppo urbanizzati e i residui presenti nelle sabbie dei nostri fiumi possono essere veramente persistenti e pericolosi per i nostri amati pesci
Come pulire le varie tipologie di fondi in acquario
Prevenire è meglio che curare: è molto importante costruire il fondo con un’angolazione leggermente inclinata, che permetterà ai residui batterici e ai sedimenti di depositarsi in un angolo dell’acquario.
Questo ci consentirà di pulire la vasca, indipendentemente dalle tipologie di fondi in acquario.
Il fondo dell’acquario probabilmente è la parte più difficile da pulire, ma non temete: con pochi semplici accorgimenti, sarà molto semplice farlo tornare come appena realizzato!
Sarà necessario rimuovere dal fondo i detriti, il mangime per pesci e gli scarti prodotti dagli animali e dalle piante, così da mantenere sano il vostro intero acquario.
Innanzitutto, avrete bisogno di un sifone: se ne trovano molti in commercio e potrete procurarvi quello giusto per il vostro fondo in acquario. Potete scegliere tra un sifone manuale o uno elettrico. Vi consigliamo di scegliere quello che più si adatta al vostro budget: considerate che la spesa per un sifone elettrico è più alta, ma non supera i 50 euro.
Ora che avete scelto il vostro sifone, non vi resta che pulire il fondale! Raschiate il fondo del vostro acquario, così da permettere ai detriti di staccarsi e di galleggiare: questo vi faciliterà la pulizia, perché potrete agevolmente prelevare il materiale di scarto con il sifone. Se avete il sifone elettrico, prestate attenzione a non prelevare anche parte del fondo che avete creato per il vostro acquario, dato che è più difficile modulare la potenza dell’aspirazione.
Per la pulizia del fondo in acquario, aiutatevi con un secchio, che vi consigliamo di porre al di sotto dell’acquario, così che possiate gettare il materiale prelevato attraverso l’uso del sifone.
Ora il vostro fondo in acquario è pulito!