Acqua per acquario: perché evitare quella di rubinetto?
L’acqua per l’acquario è uno degli elementi fondamentali per l’allestimento, ed è giusto darci la giusta importanza, perché fondamentale per il benessere e la crescita dei pesci e delle piante.
La domanda che molti si pongono è: “Posso usare l’acqua del rubinetto per il mio acquario?”
Andiamo a vedere come rispondere a questo dubbio e quali sono i consigli relativi alla scelta dell’acqua per l’acquario.
L’importanza dell’acqua per acquario
L’acqua per l’acquario è di vitale importanza per i pesci e le piante che lo abitano. L’acqua che viene inserita deve avere dei giusti valori chimici per permettere all’ecosistema di funzionare bene.
Normalmente, si consiglia di utilizzare l’acqua osmotica, anche chiamata acqua distillata per acquario, in quanto tendenzialmente acida e con una concentrazione di sali molto bassa, che risulta essere ottimale per molte specie di pesci e piante.
Quest’acqua può essere prodotta professionalmente o artigianalmente attraverso il processo di osmosi inversa che avviene attraverso dei filtri appositi.
I valori chimici che devono essere valutati per l’acqua dell’acquario riguardano: la composizione, il pH e la temperatura. Sono valori generalmente standard, che variano solo per alcune tipologie di pesci.
● temperatura: di solito deve essere compreso tra 20-26°C;
● pH: deve rientrare in un range tra 6-7,5, un valore pari a 7 viene considerato neutro ed ottimale per la maggioranza dei pesci;
● composizione: per l’acqua dell’acquario si tiene in considerazione la durezza carbonica ( concentrazione di carbonati, bicarbonati di calcio e magnesio) e durezza totale ( stima di tutti i sali disciolti).
Perché non usare l’acqua del rubinetto per l’acquario?
L’acqua del rubinetto per gli umani risulta essere sicura e innocua, ma per molte specie di pesci non è così.
L’acqua per l’acquario deve rispettare precisi valori chimici, che solitamente non sono equivalenti a quelli dell’acqua del rubinetto.
Quest’ultima infatti potrebbe avere all’interno dei residui di metalli pesanti, cloro e troppo alte concentrazioni di sodio.
Spesso per risolvere il “problema” si fa uso di depuratori domestici o addolcitori che, però, non rendono l’acqua adatta al nostro scopo.
L’addolcitore funziona con resine a scambio ionico che catturano gli ioni di magnesio e di calcio, rilasciando il sodio.
Di conseguenza, ottenendo un’acqua ricca di sodio, si dovrà procedere con l’aggiunta di acqua osmotica.
Acqua per acquario: i biocondizionatori
Quindi, si può utilizzare l’acqua del rubinetto o no?
I biocondizionatori sono dei prodotti in grado di rendere l’acqua del rubinetto un ambiente ottimale in quanto, permettono di eliminare i residui di metalli pesanti e di cloro. Inoltre, integrano l’acqua dell’acquario con sostanze colloidali utili per il benessere dei pesci e delle piante.
Normalmente sono consigliati per coloro che hanno un acquario con molti pesci e poche piante e devono effettuare cambi d’acqua sostanziosi e frequenti.
Invece, non è indicato utilizzare i biocondizionatori subito dopo l’utilizzo di fertilizzanti perché ne inibiscono il funzionamento.